mercoledì 3 agosto 2011

Come Gestire un colloquio di selezione - parte 5

Né ingenui, né atteggiati, né eccessivi.
Essere sinceri e dare fiducia all’interlocutore non significa dimostrarsi ingenui: non state conversando né confidandovi, ma state parlando con un obiettivo preciso e con una persona che vi giudicherà anche per il modo in cui perseguite questo obiettivo. Quindi, senza distorcere i fatti, avete una buona occasione, parlando di voi stessi, di dimostrare come sapete cogliere e dominare la complessità del reale, e come sapete analizzare e interpretare i fatti con realismo e senso dell’opportunità. Chi sa vendere bene se stesso saprà vendere bene anche l’azienda in cui lavora. Soprattutto, però, evitate di atteggiarvi a ciò che non siete: chi posa da grande manager a 24 anni, chi vuole comunque recitare un ruolo più grande di sé, chi, in generale, con atteggiamenti supponenti o seduttivi mira a far colpo sul selezionatore, andrà incontro a una garbata presa in giro da parte di quest’ultimo e spesso non se ne accorgerà neppure. È inoltre buona norma evitare di dare giudizi o fare affermazioni estremistiche, drastiche o troppo originali. Forse non è bello, ma le aziende amano più i toni sfumati che quelli troppo vividi, e apprezzano l’equilibrio più che la provocazione foss’anche geniale. Tenete sotto controllo, quindi, i superlativi, i punti esclamativi ed i pugni sul tavolo.


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